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N. 27 | I MATERIALI DI RECUPERO RIDEFINISCONO LA CREATIVITÀ DEI DESIGNER

dicembre 07, 2018

N. 27 | REGENERATED MATERIALS REDEFINES THE DESIGNER'S CREATIVITY

Se fino a qualche anno fa i concetti di economia circolare e design sostenibile suonavano al pubblico come pura avanguardia, oggi rappresentano per le aziende una sfida quotidiana, in grado di apportare numerosi vantaggi competitivi in termini di business, di comunicazione e ambientali.

Dai colossi del lusso fino all’architettura, che oggi si diverte a dare vita a spazi in perfetta sintonia con la natura, offrendo risposte concrete alle future tematiche dell’abitare e del vivere gli ambienti comuni.

In quest’ottica, l’architetto giapponese Kengo Kuma ha progettato il nuovo caffè Starbucks a Taiwan partendo proprio dal concetto della rigenerazione dei materiali. Dopo i rumors tutti italiani del nuovo caffè milanese, Kengo Kuma è riuscito nell’intento di creare un ambiente interamente rigenerato, facendone diventare virale l’immagine e la comunicazione.

Non solo comunicazione, ma anche storia, relax e natura. Il progetto dei 29 container impilati ha una forma ispirata dal fogliame dei caffè abbinato al tradizionale arco a volta cinese. L’impilamento dei container ha creato una struttura molto alta che fornisce luce naturale attraverso i numerosi lucernari. L’interno dello spazio geometrico presenta un omaggio alla cultura di Hualien, con un murales dai colori vivaci che rappresenta i popoli aborigeni dell’Amis con una profonda eredità nella città. I container sono modellati per creare aree di seduta calde e confortevoli. Da un’estremità del container i clienti possono godere della vista della catena montuosa. L’altra estremità è stata decorata con una grafica che racconta storie di caffè.

E così 29 container per il trasporto merci si sono trasformati in un’esperienza coinvolgente, uno spazio di 320 mq dedicati interamente alle persone.

Una notizia che ha fatto il giro del mondo e che ci invoglia ad entrare e a scoprire così le nuove frontiere dello spazio, in un’ottica molto attuale che permette di vivere l’economia circolare a tutto tondo. Anche in Italia, la 16° biennale di architettura tenutasi quest’anno a Venezia ha celebrato sopra ogni cosa il concetto di freespace come luogo libero, dedicato all’esplorazione e alla sperimentazione di nuovi scenari abitativi con un focus sul modo in cui i materiali di recupero ridefiniscono la creatività dei designer emergenti. Designer che da sempre si raffrontano con il concetto di etica ambientale e lusso sostenibile con i quali Regenesi ha il piacere di collaborare da quasi dieci anni, in un progetto ambizioso e a lungo termine che oggi è finalmente il pubblico a richiedere a gran voce.

Per concludere, una delle sfide più interessanti di questo momento storico è proprio quella di ripensare l’edilizia urbana e non, in termini di design sostenibile e green economy.

Non più sfide del futuro, ma più attuali che mai.